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Cambiamento climatico: qualcuno ne dubita

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3 novembre 2022 283 parole

Molte persone continuano a pensare che: 1. il clima non sta cambiando e se lo fa (in subordine) 2. è sempre cambiato e/o 3. l'attività umana non c'entra, si tratta di cicli geologici, non ci possiamo fare niente…

Ci sono anche alcuni studiosi che lo sostengono e non importa se sono l'1%: l'amore spassionato dei media per il dibattito continua a presentarle come posizioni alternative ed ugualmente valide rispetto a quelle del restante 99% degli studiosi.

Vabbè…intanto bisognerebbe cominciare con l’estromettere dalla discussione la percezione soggettiva: non possono essere prese in considerazione affermazioni del tipo "non senti che freddo che fa oggi?". Per converso in Ottobre l’Italia ha visto un periodo di temperature particolarmente elevate, un’anomalia termica importante, un’estate che sembra volersi estendere oltre i suoi tradizionali ambiti di competenza, ecco, partiamo con il dire che potrebbe anche non voler dire niente: la climatologia è una scienza che lavora su periodi lunghi, serie storiche consolidate e dati oggettivi. Occorre sgombrare il campo dalla temperatura del giorno, dei dolori al ginocchio o del volo delle rondini…

Per cominciare vediamo i dati dell'Agenzia Europea dell'Ambiente sulla variazione di temperatura negli anni e le relative conseguenze in termini di climatizzazione degli edifici (riscaldamento e condizionamento). Qui sotto il grafico relativo al periodo 1950-2020 relativo all'aera europea. Potete apprezzare le ampie fluttuazioni ma anche il trend evidente (le righe nere): meno riscaldamento in inverno (a sinistra) e più condizionamento d'estate (a destra).

Non so se sei tra i pochi in Italia che sanno leggere un grafico, ma il concetto mi sembra comunque chiaro: negli ultimi 70 anni in Europa si è usata sempre meno energia per scaldare in inverno e sempre di più per raffreddare in estate…

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